Creta approfondimenti

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Creta – Approfondimenti

teucro

Secondo la leggenda Teucro, figlio del fiume Scamandro cretese (nome dal quale derivò il nome del fiume di Troia e Xanto) e della ninfa Idea, fu costretto a fuggire dalla nativa isola di Creta per una carestia e sbarcò sulla costa della Troade: qui sposò la figlia di Dardano e divenne re. A Teucro successe Troo, figlio di Erittonio, figlio a sua volta di Dardano; successore di Troo fu Ilo. Da questi re derivarono i vari nomi della stessa città: Dardania, Troia, Ilo.

cibele

La dea era la personificazione della natura, della fecondità e signora degli animali. In Anatolia era la protettrice dei Frigi e fu venerata dai Troiani; per la comune caratteristica di divinità delle riproduzione fu identificata con la dea Astarte fenicia; per i Greci fu la Grande Madre e talora venne assimilata sia ad Afrodite, sia ad Artemide. In età ellenistica, pur conservando l’antico carattere naturalistico divenne anche dea protettrice dell’agricoltura, della vita civile, delle città. Dopo la seconda guerra punica, dietro suggerimento dei libri sibillini, il suo culto fu introdotto anche a Roma, dove nel 191 a.C. le fu dedicato un tempio sul Palatino.

idomeneo

Idomeneo, re di Creta, prese valorosamente parte con i Greci alla guerra di Troia. Durante il ritorno, sorta una terribile tempesta, promise a Nettuno, in cambio della salvezza, di sacrificargli la prima persona che avesse incontrato sbarcando in patria. Purtroppo incontrò per primo il proprio figlio Merione, che non esitò ad immolare ugualmente, suscitando col suo gesto le ire degli dei, i quali colpirono Creta con una pestilenza. I sudditi allora scacciarono il crudele re ed egli, con pochi compagni fidati, si rifugiò in Italia, nel territorio salentino dove fondò una città; secondo l’erudito Varrone (apud Ps. Prob. Ad Verg. Ecl.VI 32) si trattava di Castrum Minervae.

cydonia

I Cidonî sono nominati nell’Odissea (III, 291) tra le popolazioni primitive di Creta. La città, la cui fondazione è attribuita al re Minosse, divenne uno dei principali centri dell’isola di età classica, grazie anche ad un territorio ricco e fertile. Distrutta intorno al 1450 a.C. come le altre città minoiche dell’isola, in seguito fu ricostruita e in epoca ellenistica divenne un centro fiorente. Nelle guerre contro i Romani i Cidonî combatterono valorosamente alla testa degli altri Cretesi per la loro libertà sconfiggendo e distruggendo nel 77 a. C. la flotta di M. Antonio, il padre del triumviro; nel 69, però, Q. Cecilio Metello, muovendo alla conquista dell’isola, sbarcò presso Cydonia, e la occupò; essa riottenne la libertà nel 39 a.C. da Ottaviano, avendo parteggiato per lui contro Antonio.

Resti di un palazzo minoico a Chania

chania

Il centro di epoca romana si trasformò in una prospera città bizantina. Dopo la Quarta Crociata (1204) la potenza marinara di Venezia si impossessò dell’isola e la città fu ribattezzata La Canea. I veneziani costruirono imponenti fortificazioni in difesa delle incursioni dei pirati, tanto che il centro diventò una roccaforte strategica delle attività mercantili veneziane nel Mediterraneo.
Nel 1645 cadde in mano ai turchi: le chiese furono trasformate in moschee e l’architettura della città assunse tratti orientali, con edifici in legno e minareti. L’isola ottenne poi l’indipendenza dai turchi nel 1898. Oggi Chania è la città più suggestiva di Creta, con un affascinante quartiere veneziano, viuzze caratteristiche e molte testimonianze del dominio ottomano

Le mura difensive di Chania
La fortezza di Firkas, una volta sede della prigione turca
Il faro Veneziano