“Corriamo nel mito”, la gara podistica giunta XXI edizione che si snoda seguendo il lungolago Lucrino-Averno, siti naturalistici non solo di grande interesse, ma anche di rilevante importanza storico archeologica, ha chiamato a raccolta 150 atleti che si sono sfidati lungo un percorso impegnativo e suggestivo. La gara, organizzata dal Centro Sportivo Italiano, quest’anno ha avuto come partner anche l’Associazione Rotta Di Enea.
Il doppio bacino Lucrino Averno ha ospitato la flotta imperiale romana, quando Agrippa, braccio destro di Augusto, costruì in tempi brevi e grande efficacia ingegneristica il porto chiamato Julius, poi sostituito, per l’insabbiamento dovuto a fenomeni bradisismici, dal vicino porto di Miseno.
Oggi preesistenze dell’età antica si incontrano lungo il tragitto, come la c.d. Grotta di Cocceio e il c.d. Tempio di Apollo, in realtà resti di un imponente complesso termale di età romano imperiale.
La gara podistica, diventata un appuntamento fisso delle attività sportive del territorio, è stata affiancata dall’Associazione Rotta di Enea che, oltre al patrocinio, ha messo a disposizione di partecipanti e non un’escursione guidata al lago d’Averno, luogo virgiliano per eccellenza, dove il poeta mantovano ha ambientato la discesa di Enea nell’Oltretomba e il suo incontro con il padre Anchise. Un lago che per le sue caratteristiche fisiche (l’origine vulcanica, le esalazioni che si racconta lo circondassero, una natura selvaggia e lussureggiante) ben prima di Virgilio era stato scenario di miti e imprese divine, da Ulisse a Eracle, dall’oracolo dei Cimmeri alla dea Calipso.
