F.I.R.E. 2023 3^ edizione del Festival Internazionale Rotta di Enea Mediterraneo


Sorrento e Campi Flegrei, 31 agosto – 3 settembre

Successo di pubblico anche per la terza edizione del Festival Internazionale Rotta di Enea (F.I.R.E. 31 agosto al 3 settembre ‘23), svoltosi tra Sorrento e i Campi Flegrei, con il supporto del Parco Archeologico diretto da Fabio Pagano e del Comune di Sorrento e la collaborazione di Campi Flegrei Active e Lega Navale Italiana. In sintonia con la Raccomandazione del Parlamento Europeo del settembre 2022 per una nuova Agenda per il Mediterraneo, il Festival ha riconfermato il ruolo di ambasciatore culturale che svolge la Rotta di Enea, ormai dal 2021, riproponendo un format collaudato con incontri a tema, spettacoli teatrali, reading, traversate, degustazioni.
Dopo le edizioni dedicate alla valorizzazione del patrimonio culturale di Grecia (2021) e Albania (2022), nazioni facenti parte del network Rotta di Enea, che hanno visto la partecipazione dei rispettivi ambasciatori Theodore M. Passas (foto) e Anila Bitri Lani, quest’anno le iniziative hanno coinvolto l’intera Baia di Napoli, comprendendo il cosiddetto Cratere di Enea.

Il pomeriggio inaugurale, difatti, ha avuto luogo a Sorrento, nel suggestivo Chiostro di San Francesco, dove Andrea Sirianni ha interpretato brani dello spettacolo “Enea Umano Eroe”, ispirato all’Eneide e accompagnato da musiche originali realizzate dai maestri del Conservatorio di Matera.
Il Catamarano “ i 3 delfini”, alla guida del prof. Mimmo Corio della Lega Navale di Pozzuoli, salpando dalla Marina Piccola di Sorrento, è stato protagonista della simbolica “Crociera dei Valori”, giunta fino ai Campi Flegrei insieme alla scia d’imbarcazioni delle sezioni della Lega Navale di Pozzuoli e Bacoli. Un modo per ricordare l’epico approdo di Enea nella terra della Sibilla e dell’Ade.

Momenti culturali altissimi si sono susseguiti nel pomeriggio del primo settembre a Cuma, con le relazioni sulla via di Minerva e sulla storia degli insediamenti di Cuma, Pompei, Sorrento, grazie agli interventi di Luca di Franco, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, e dei due accademici dei Lincei Carlo Rescigno e Francesco D’Andria. Ha concluso la seconda giornata di F.I.R.E. lo spettacolo dell’Associazione Culturale Accademia Reale “Il ballo delle ingrate”.

Sabato 2 settembre, sempre a Cuma, relazioni tutte al femminile con la giovane studiosa Federica Carbotti (foto) dell’équipe coordinata dal prof. Enrico Giorgi dell’Università di Bologna che scava a Butrinto (Albania) e la Soprintendente del Patrimonio culturale subacqueo Barbara Davidde Petriaggi (foto grande) che ha illustrato il recupero ed il restauro di un ingente carico di materiali alto arcaici (ceramica fine e contenitori da trasporto di produzione corinzia VII sec. a.C.), appartenente ad un relitto depositatosi a 780 metri di profondità nel Canale d’Otranto.
Il Castello di Baia ha ospitato in serata lo splendido lavoro teatrale “Lampedusa Beach”, a cura de I due della Città del Sole, incentrato sul dramma dei profughi che affrontano oggi le traversie del Mediterraneo.

Infine domenica 3 settembre, a chiusura del Festival, ancora presso il Castello aragonese, si è svolto il seminario “Il cratere di Enea, Napoli e/è il Mediterraneo”. Alla tavola rotonda, moderata da Maria Teresa Moccia Di Fraia coordinatrice del Comitato scientifico dell’Associazione Rotta di Enea, hanno partecipato il presidente della stessa Giovanni Cafiero, il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano, esponenti delle Amministrazioni locali e del Ministero degli Esteri.
Il seminario ha ribadito la necessità di integrazione tra la valorizzazione del patrimonio culturale dei Campi Flegrei e quello della Baia di Napoli, per un turismo diffuso che renda effettivamente protagoniste le comunità locali, rafforzando il ruolo internazionale della Città Metropolitana di Napoli.


La Rotta di Enea, come itinerario turistico, ha affermato l’Assessore regionale al Turismo Felice Casucci, è un progetto “mirato e ammirato dalla Regione Campania”, dichiarandosi pronto, a nome della istituzione rappresentata, ad affiancare il progetto.
Di rilievo l’intervento del dott. Giuseppe Badagliacca, per conto della Farnesina, capo dell’Ufficio Questioni multilaterali euromediterranee, che ha ricordato come il Mediterraneo sia la spina dorsale della politica estera italiana e di come la cultura, al centro di un Itinerario come la Rotta di Enea, costituisca un ingrediente fondamentale per una cogestione pacifica di un’area già centrale nelle vicende geopolitiche dell’Europa allargata da Nord a Sud, e allungata sulla direttrice est-ovest.
Brindisi con Slow Food, rappresentata dalla Comunità Agriculturale Flegrea per l’inclusione, con le sue eccellenze enogastronomiche, e concerto finale “Le stagioni della vita e le musiche dal mondo”, curato da Jazz and Conversation, un singolare excursus sugli strumenti a fiato in uso presso gli Etruschi, ricostruiti e suonati su copie dei rinvenimenti archeologici di Paestum.

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