La Cultura in cammino: la Rotta di Enea a Roma

Da una partnership tra l’Associazione Rotta di Enea (www.aeneasroute.org) e l’Associazione Culturale Happening Cult (www.happening-cult.com) prende vita un’inedita manifestazione volta a far conoscere, e ad attraversare, gli itinerari storico-culturali che testimoniano il passaggio del mito di Enea a Roma: “La Cultura in cammino: la Rotta di Enea a Roma”.

Tre date (11 APRILE, 24 APRILE, 9 MAGGIO 2021) per tre diversi percorsi nel cuore di Roma antica, guidati dall’Archeologo Raffaele Palma, consulenza scientifica di Nicoletta Cassieri, con l’obiettivo di far scoprire i luoghi dove il connubio tra storia e mito, patrimonio letterario e testimonianze archeologiche, hanno affascinato generazioni su generazioni. Nel poema epico di Virgilio vengono descritti scenari e personaggi eroici, capostipiti di genti e protagonisti della fondazione dell’Urbe: dalle tormentate peregrinazioni di Enea alle imprese di Romolo, il primo re, si dipana un filo ininterrotto che arriva fino al “rivoluzionario” programma ideologico del primo imperatore, Cesare Augusto. I percorsi uniranno la narrazione suggestiva delle diverse tradizioni mitologiche alla lettura di passi selezionati delle fonti antiche, con la descrizione delle “magnifiche rovine” di una potente città che fu l’epicentro di un immenso Impero.

“La Cultura in Cammino: la Rotta di Enea a Roma”, con l’organizzazione di Happening Cult, è a sua volta una tappa del percorso avviato dall’Associazione Rotta di Enea per ottenere per il progetto di itinerario culturale europeo Rotta di Enea il riconoscimento di Itinerario Culturale certificato dal Consiglio d’Europa. Selezionato per la fase finale di valutazione, il procedimento si concluderà a fine aprile. L’Associazione Rotta di Enea, anch’essa con sede in Roma, è lo strumento operativo previsto per la candidatura e richiesto dall’Istituto per gli Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa. Così il suo presidente, Giovanni Cafiero: “Con il progetto di itinerario culturale europeo Rotta di Enea candidato per un riconoscimento del Consiglio d’Europa, al pari dei noti Cammini di Santiago e della Via Francigena, intendiamo affermare le radici Mediterranee dell’Europa e l’insieme dei valori di accoglienza, devozione e solidarietà tra le generazioni rappresentate dal mito di Enea. L’Enea virgiliano ci trasmette i paradigmi della mescolanza e dell’inclusione contro i pericoli dei principi di eughenia e autoctonia che hanno portato alle tragedie del ‘900; del viaggio come occasione di incontro nel mondo portando con sé le proprie radici, superando le ideologiche contrapposizioni tra locale e globale; della centralità della natura e del paesaggio come mondo magico in cui risiede la divinità e in cui si rispecchia l’uomo, da preservare per il futuro; della riconciliazione possibile dopo le tante guerre e gli incendi di Troia che continuiamo a vedere nel Mediterraneo e nel Mondo. La “resilienza” di Enea è estremamente attuale alla luce della crisi pandemica che stiamo affrontando: ci mostra che è possibile superare esperienze e perdite dolorose nel viaggio della vita, con la capacità di ripartire che ci viene dalla necessità di compiere la missione ad ognuno di noi affidata: di onorare i nostri valori, la nostra città ed essere linea di continuità tra le generazioni”.

L’esperienza offerta ai partecipanti, sia che seguano tutti e tre gli itinerari sia uno solo di essi (ma per un coinvolgimento più compiuto il consiglio è quello di seguirli tutti) sarà completa e accurata. Ognuno degli iscritti entrerà in possesso per tempo di materiale iconografico e scritto grazie al lavoro di qualità predisposto da due archeologi dell’Associazione La Rotta di Enea, Nicoletta Cassieri e Raffaele Palma, così che possa realmente appropriarsi, ancora prima di percorrerli, della ricchezza degli itinerari stessi dal punto di vista storico-geografico e dei rimandi al poema virgiliano, approfondendo con cognizione di causa il patrimonio culturale visibile a Roma più direttamente collegato al racconto del Mito di Enea nella storia. In considerazione delle date di svolgimento della manifestazione, “La Cultura in cammino: la Rotta di Enea a Roma” si inquadra nella preparazione culturale alla celebrazione del Natale di Roma. Per la prosecuzione e il completamento del ciclo è previsto anche un quarto percorso sul Palatino, che sarà programmato appena definite le possibili aperture in costanza dell’emergenza epidemiologica

Percorso I – Domenica 11 Aprile 2021 ore 11,00 – Punto d’incontro: Isola Tiberina

Il Percorso I prende avvio dal Tevere, protagonista del mito e della storia di Roma anche prima della sua fondazione. Tale linea di confine naturale tra il territorio degli Etruschi, sulla sponda destra, e quello dei Latini e Sabini che abitavano i colli lungo la sponda sinistra, costituisce, fin dall’età arcaica luogo di scambi non solo commerciali tra genti e culture diverse, trovando nell’isola Tiberina il guado più agevole. L’origine leggendaria e la destinazione sacrale che la caratterizzerà nel corso dei secoli, fanno di quest’ isola il punto ideale per l’inizio di una suggestiva passeggiata. Attraverso il ponte Fabricio – noto anche come il ponte dei Quattro Capi per la presenza di erme quadrifronti, ancora visibili nella balaustra – si giunge all’odierna piazza Bocca della Verità. Dove ora sorge la chiesa di Santa Maria in Cosmedin, un tempo l’Ara Massima di Ercole rievocava la leggenda dell’eroe greco contro il gigante Caco, e del re Evandro. In questa zona strategica a ridosso del porto fluviale si situava il “polo commerciale” della futura città: il Foro Boario e il Foro Olitorio, aree di mercato destinate alla vendita del bestiame e delle erbe. Quest’ultimo, coincidente in gran parte con l’area sacra di Sant’ Omobono connotata da una complessa sequenza di fasi di distruzione e di ricostruzione degli edifici di culto dall’età arcaica alla media età imperiale, ospitava i templi della Fortuna e della Mater Matuta. Il percorso procede verso il Campidoglio, luogo di venerazione divina già prima di Roma e sede del più grande tempio dell’epoca regia dedicato a Giove Ottimo Massimo (Capitolium). Si risale dalla Rupe Tarpea ripercorrendo le vicende che videro gli uomini di Romolo affrontare le schiere sabine di Tito Tazio a seguito del celebre Ratto, e si giunge alla piazza del Campidoglio, dove fu l’Asylum Romuli, per guadagnare infine la magnifica vista del Foro Romano dalla terrazza posta tra il carcere Mamertino e la chiesa di Santa Martina.

Lunghezza: 2.061 m; Tipologia: Urbano; Difficoltà: Bassa.Isola Tiberina; Forum Boarium. Resti dell’Ara Massima nella cripta della Chiesa di S.Maria in Cosmedin, visitabile. Valle del Circo Massimo. Foro Boario: i templi di Portuno e di Ercole Vincitore. Forum Holitorium – Sant’Omobono – Ara Carmentale. San Nicola in Carcere: resti di edifici di culto. Rupe Tarpea. Campidoglio: Arx e Asylum.Tabularium – Tempio di Giove Capitolino. Vista del Foro romano e breve illustrazione dei monumenti rievocativi delle origini.

Percorso II – Sabato 24 Aprile 2021 ore 16,00 – Punto d’incontro: Teatro di Marcello

Heu, miserande puer, si qua fata aspera rumpas, tu Marcellus eris[i] Sono le parole pronunciate da Anchise (Virgilio, Eneide, VI, 883) nel mostrare al figlio Enea, disceso negli inferi, tra i suoi discendenti il giovane Marcello, figlio di Ottavia, sorella di Augusto, ed erede designato alla successione: dopo la sua morte prematura, a lui sarà dedicato il teatro di cui oggi possiamo apprezzare i cospicui resti. Il percorso, così come il successivo (III), si snoda lungo gli edifici monumentali che fanno parte del sistema di valori introdotti dalla volontà del Principe e che costituiscono lo sfondo della vita e dell’attività poetica di Virgilio che ne restituisce pienamente lo spirito. Essi contribuirono a cambiare il volto di Roma sicché, a ragione, Augusto poté affermare nelle Res Gestae di aver trasformato una città di mattoni in una città di marmo. Dal tempio di Apollo in Circo Flaminio, ricostruito ad opera di Gaio Sosio (e pertanto detto di Apollo Sosiano), prima avversario di Ottaviano e poi suo fedele sostenitore, e dal Portico di Ottavia, testimonianze del grandioso rinnovamento urbanistico che investe Roma tra la metà del I sec. a.C. e il I sec. d.C., attraverso le vie medievali, si giunge alle pendici del Campidoglio e ai Fori di Cesare e di Augusto: quest’ultimo, deciso prima della battaglia di Filippi, fu il “palcoscenico della famiglia Giulia” teso a glorificare l’imperatore soprattutto negli aspetti militari e trionfali.

Lunghezza: 1000 m; Tipologia: Urbano; Difficoltà: Bassa.Teatro di Marcello. Tempio di Apollo Sosiano. Portico di Ottavia. Campo Marzio meridionale e il tracciato dell’antico pomerium. Foro di Cesare (dall’esterno). Foro di Augusto (dall’esterno).

Percorso III – Domenica 9 Maggio 2021 ore 11,00 – Punto d’incontro: Piazza Colonna

Il Percorso III si sviluppa all’interno del Campo Marzio settentrionale, che comprende monumenti-simbolo del programma politico e culturale di Augusto sia nel campo dell’edilizia pubblica sia in quella privata. Questo itinerario di distingue per la sovrapposizione delle tante fasi storiche succedutesi nella vita millenaria della città arrivando fino all’età contemporanea con soluzioni di indubbio interesse. L’edificio dell’Ara Pacis, consacrato nel 9 a.C, e l’antistante meridiana (Horologium Augusti) – il cui gnomone era un obelisco egiziano del faraone Psammetico II (VI sec.a.C.) proveniente da Heliopolis – , eretti da Augusto accanto alla via Flaminia in prossimità della linea sacra del pomerio, hanno trovato infatti nuove collocazioni, adattandosi al moderno assetto urbano, l’una in una teca sul Lungotevere e l’altro in piazza Montecitorio. Nel luogo originario del grande altare già nel III sec.d.C. sorse “l’isolato (insula) in Lucina”, destinato ad abitazioni e attività commerciali, mentre nel ‘500 furono scoperti i primi blocchi con la straordinaria decorazione scolpita il cui parziale recupero si concluse solo con gli scavi del 1937-38. Nelle vicinanze sorge il grandioso Mausoleo di Augusto, forse ispirato nel modello architettonico e ideologico alla tomba di Alessandro Magno, che accolse i resti del Princeps (14 d.C.), dei membri della sua famiglia con alcune esclusioni eccellenti, a partire dalla figlia Giulia, e dei discendenti della dinastia giulio-claudia e dunque fino alla metà del I sec. d.C. circa.

Lunghezza: 1000 m; Tipologia: Urbano; Difficoltà: Bassa.Piazza Colonna, punto di incontro. Piazza Montecitorio, obelisco: gnomone dell’orologio solare di Augusto. San Lorenzo in Lucina, sito originario dell’Ara Pacis. Ara Pacis nella posizione moderna. Mausoleo di Augusto.

[i] O, giovane degno di pietà, se solo tu potessi rompere il tuo fato crudele, Tu sarai Marcello

 

Una Guida qualificata e appassionata: l’archeologo Raffaele Palma

Laureato in Archeologia Classica presso l’Università di Roma, la Sapienza, ha condotto e coordinato numerose campagne di scavo archeologico sia in territorio italiano sia all’estero. Come Guida Turistica, ha iniziato una stretta collaborazione con i principali Tour Operator italiani e stranieri, svolgendo l’attività soprattutto nelle regioni del Lazio e della Campania. Da due anni come story-teller, collabora attivamente con TeatroReale, associazione che mette in scena visite guidate, usando i luoghi della cultura come scenografie teatrali. Attivo in una costante ricerca di nuove forme di comunicazione è attualmente coinvolto in vari progetti editoriali, didattici e teatrali.

 

 

 

 

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
E-mail: v.saraceni@happening-cult.com Per informazioni: Diana Daneluz T. 3395785378

Istruzioni per la partecipazione La Cultura in cammino: la Rotta di Enea a Roma

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