LA NATURA: Monte Ida. L’incanto degli dei

La Rotta di Enea è un viaggio nel mito in cui la natura mediterranea si fa voce narrante.
Da Troia fino alle coste del Lazio incontriamo aree protette e paesaggi naturali di grande fascino.
Fuggendo da Troia Enea e i suoi compagni attraversano le foreste del Monte Ida, sacre agli dei.
Qui era cresciuto il giovane Paride, figlio secondogenito di Priamo, re di Troia, e di Ecuba.
Le profezie funeste cha accompagnarono la sua nascita indussero la famiglia a farlo crescere in segreto, vivendo come pastore sul Monte Ida. Ma per la sua straordinaria bellezza fu scelto dagli Dei per esprimere il suo giudizio. Fu Paride a scegliere la più bella tra Era (Giunone), Atena (Minerva) e Afrodite (Venere). A causa della sua preferenza per Venere i Troiani dovettero più tardi subire le ire di Giunone.
Il padre Priamo lo richiamò a vivere a corte e lo inviò a Sparta in missione diplomatica per incontrare il re Menelao, sposo di Elena, la più bella tra le mortali. Venere indusse Elena a innamorarsi perdutamente di Paride. Da questo amore, frutto avvelenato della contesa degli Dei, vennero ai Troiani infinite sciagure. Ma fu proprio Paride, aiutato da Apollo, a uccidere Achille, il più grande tra tutti i guerrieri greci.
Sempre sul Monte Ida viveva un altro pastore di sfavillante bellezza, Ganimede. Rapito da Zeus, apparso in forma di Aquila, Ganimede divenne il coppiere degli Dei e ancora oggi lo nominiamo per un brindisi del vino migliore o per un cocktail raffinato.
Dai boschi del Monte Ida Enea trasse il legname per costruire le navi che, salpate da Antandros (Comune di Edremit) lo condussero nel Lazio a fondare la nuova Troia.


Oggi il Monte Ida è un Parco Nazionale. Ricco di cascate e acque sorgive, i suoi boschi offrono in autunno un foliage di straordinaria bellezza.
Il progetto della Rotta di Enea ne raccomanda la visita, lungo i trekking tracciati, per conoscere i luoghi che incantarono gli Dei e che ne fecero un luogo simbolo della bellezza.

 

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