L’INTERVISTA: La Rotta di Enea, un progetto di pace che trasmette i valori comuni del Mediterraneo

Parla Selman Hasan ARSLAN sindaco di Edremit

Il Comune di Edremit ospita il tratto di costa da cui partono le navi Enea, nella antica località di Antandros. Il Comune ha svolto un ruolo da protagonista dell’Itinerario Rotta di Enea fin dal 2017, organizzando un simposio internazionale e partecipando alla presentazione ufficiale del progetto al Meeting internazionale delle Rotte culturali svoltosi a Lucca nel 2017 e a Sibiu (Romania) nel 2019. Partecipa al progetto Rotta di Enea con il titolo di “socio fondatore” e opera con continuità per la promozione del progetto in Turchia e nel Mediterraneo.

D. Il progetto a “La Rotta di Enea” può diventare uno stimolo a riscoprire e a migliorare la conoscenza dei luoghi del Mediterraneo?

R. Proprio come Enea in fuga dalla citta di Troia, il nostro viaggio verso la certificazione del Consiglio d’Europa é ricco di sfide, emozioni e speranza. Costretto a lasciare la patria ed insieme a lei tutti i suoi affetti, Enea conquista la fiducia, il conforto e l’amicizia di tanti nuovi popoli che insieme a paesaggi Mediterranei inediti, ritornano oggi ad essere protagonisti di un progetto condiviso e particolarmente ambizioso.

D. Oltre ad essere un itinerario- turistico-culturale, la Rotta di Enea potrebbe diventare anche un viaggio ideale alla riscoperta dei valori fondanti dell’ identità mediterranea ed europea?

R. La leggenda di Enea nasce verso il 5. Secolo a.C. sulle coste dell’Anatolia per poi diffondersi e radicarsi nell’immaginario dei popoli del Mediterraneo dove diverrà con il tempo la “narrazione dell’identità Europea”. L’Eneide infatti, può essere considerata come l’unica epopea comune che riunisce popoli Europei e Mediterranei a dimostrazione del fatto che tutti siamo parte di un racconto condiviso. Nei secoli, inoltre, il mito di Enea é stato una fonte inesauribile di ispirazione artistica, letteraria e musicale per i più grandi artisti della storia. Insieme ai reperti archeologici che dimostrano la diffusione in età arcaica di questo mito pervasivo del Mediterraneo, le opere d’arte ispirate alla sua iconografia e che attraversano la storia dell’arte dal Medio Evo al Rinascimento, dall’ Umanesimo alle epoche più moderne, sono la dimostrazione di quanto il tema della rotta rappresenti uno dei patrimoni culturali più importanti della memoria europea.

D. Il maggiore cammino della civiltà europea forse è proprio quello che Enea ha compiuto dalla distruzione di Troia fino alle sponde del Lazio dove con la fondazione Roma nascerà l’Occidente. Secondo lei qual è il messaggio che vuole diffondere questo progetto che è in attesa della certificazione del consiglio d’Europa?

R. La collaborazione internazionale che portano avanti i vari partner del progetto provenienti dalla Turchia, Grecia, Albania, Tunisia ed Italia, si fonda su gli ideali ed i valori di pace, rispetto, tolleranza, speranza e giustizia che la figura di Enea simboleggia. Per questo motivo, il nostro obiettivo più importante é quello di diventare un progetto di pace in grado di trasmettere alle nuove generazioni i valori fondanti della nostra identità comune e per fare questo, attraverso anche la dedizione dimostrata sino ad ora da tutti i nostri partnes nel processo di candidatura al Consiglio d’Europa, é forte il nostro impegno nel voler riattivare i viaggio di Enea oggi, come percorso di scoperta, dialogo e pace da consegnare a tutto il mondo.

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